
Marta Zelena aveva 16 anni ed era venuta all’Aquila dalla Repubblica Ceca per un viaggio premio. Studiava all’Istituto Tecnico industriale di Pardubice, a 90 chilometri da Praga, ed era risultata la migliore alunna insieme a Ondreiy Nouzovsky, anche lui morto sotto le macerie della Casa dello studente. Per Marta, quel viaggio era un sogno: amava l’Italia e aveva studiato l’italiano. Aveva già pianificato di tornare per le vacanze estive. Avrebbe passato qualche giorno sul lago di Garda con il suo fidanzato Tomas.