L’esplosione di attenzione e solidarietà che ha caratterizzato, a livello mondiale, il disastroso evento sismico che il 6 aprile 2009 alle 3,32 ha pesantemente colpito la Città dell’Aquila ed il suo territorio, ha prodotto una enorme quantità di documentazione di ogni genere. Sin dai primissimi giorni, in un’emergenza resa carica di dolore dalla conta delle vittime e dei feriti, delle distruzioni e dei danni, è apparsa chiara la necessità di “fare memoria” dell’accaduto: una memoria che si è inevitabilmente dispersa in mille rivoli, tale e tanta è stata la quantità di voci, di opinioni, di immagini, di testimonianze, di progetti, di riflessioni, di denunce, di polemiche, di realizzazioni, di sostegni, di sopralluoghi, di pronunciamenti, di iniziative.
La Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi, che ha potuto coagulare attorno al progetto di un Polo di Servizi Culturali l’interesse e la partecipazione di Istituzioni e organismi locali e nazionali, ha immediatamente colto la necessità di operare quanto possibile al fine di rendere facilmente raggiungibili e fruibili la maggior parte dei prodotti informativi e documentari relativi al grave evento che ha colpito L’Aquila e l’Abruzzo interno. Questa può essere una sorta di garanzia a che tutto questo materiale, una volta raccolto e reso disponibile, venga conservato nel tempo.
Era prevedibile dai primi riscontri che l’impresa sarebbe risultata di particolare impegno, ma la crescente simpatia e collaborazione suscitate in centinaia di mezzi d’informazione di ogni genere dai quotidiani alle riviste ai siti informatici, se da un lato ha dilatato ancor più le dimensioni del progetto, dall’altro ci ha incoraggiato a proseguire.
Queste pagine web danno vita al Progetto S.I.S.M.Aq. (Servizio Informativo sul Sisma Memoria L’Aquila), concepito come base dati in costante evoluzione e aggiornamento con progressiva acquisizione di testi, immagini, filmati, informazioni bibliografiche, collegamenti, e destinato a costituire una delle più importanti banche dati di questo Portale che il Polo dei Servizi Culturali ha attivato nel novembre 2010.