Elena aveva bisogno di pregare. Che ci fosse sole, pioggia o neve lei non rinunciava ad andare a messa. Il figlio Massimiliano spesso cercava di dissuaderla dall’uscire col maltempo, ma lei diceva sempre: “ Non ci vado per me, io prego per voi”. Pregava per i suoi tre figli. Ne aveva quattro ma uno l’aveva perso quasi 15 anni fa, trovato morto in un lago: un incidente sul quale nessuno è mai riuscito a fare chiarezza. Poi, dopo poco tempo, la malattia e la morte del marito Gino. Non è stata una vita semplice quella di Elena Papola, 75 anni. Era nata all’Aquila ma da tanto tempo viveva a Paganica, in Vico dei frati, in una casa che avevano acquistato e ristrutturato. “Ci raccontava spesso che aveva cominciato a lavorare all’età di cinque anni – racconta il figlio Massimiliano, che viveva con lei – come donna delle pulizie. Una volta sposata si occupava della casa e di noi ma saltuariamente continuava a fare qualche lavoretto. Si sacrificava per portare a casa qualche soldo in più per non farci mancare nulla”. Un altro dei figli si è sposato e vive in Romania, in quei giorni sarebbe dovuto andare a trovare la madre in Italia. Se ci fosse stato anche lui probabilmente nel letto con Elena, sepolto dalle travi crollate, ci sarebbe stato anche Massimiliano. Invece nella notte del terremoto lui si è salvato, protetto da una parete più resistente. Dopo la scossa ha sentito la madre lamentarsi sotto le macerie, senza poterla raggiungere.