Francesca Olivieri

Non sapeva se avrebbe fatto l’avvocato o un altro lavoro, magari come istruttrice di nuoto. Di una cosa però era certa: nel 2010 si sarebbe sposata col suo ragazzo. Francesca Olivieri aveva solo 23 anni ma la vita già piena di cose. Studiava Giurisprudenza ad Avezzano, un po’ indietro con gli studi perché faceva due lavori. Non voleva pesare troppo sul bilancio famigliare: “Mamma mi dà i soldi – diceva – ma se voglio comprarmi un paio di jeans o la ricarica per il telefonino voglio poterlo fare da sola”. Insegnava nuoto ai bambini alla piscina comunale dell’Aquila e poi, saltuariamente, la chiamavano a fare la hostess ai convegni o a far promozione nei supermercati. “Ci vedevamo poco perché era sempre impegnata – racconta Chiara, un’amica dell’università – una volta abbiamo anche litigato perché non si dedicava abbastanza allo studio e io l’avevo rimproverata”. L’estate la passava con i genitori a Roseto degli Abruzzi. Lì, come volontaria, faceva l’istruttrice ai bambini in piscina. “Viveva accelerata – racconta Adriano, un animatore del villaggio – certe volte dopo una giornata di lavoro ci trascinava la sera a divertirci da qualche parte”. Francesca è morta nella sua casa a Villa Sant’Angelo assieme ai suoi genitori, il padre Francesco Olivieri e la madre Maria Antonella Andreassi. Della famiglia solo Paolo, il fratello di Francesca, è riuscito a salvarsi gettandosi dalla finestra.