Carlo Micarelli

“Bunnì”, lo saluta ancora così la nipote Annamaria, nello stesso modo in cui lo zio Carlo era solito darle il buongiorno ogni mattina. Carlo Micarelli era un falegname in pensione e viveva a L’Aquila in via Coppito assieme alla moglie Giacinta e il fratello Alberto. Da alcuni anni era diventato nonno e adorava passare il tempo con i suoi due nipotini. Amava anche cucinare, lo faceva con gioia, soprattutto per i famigliari, che spesso invitava a pranzo quando preparava i suoi “indimenticabili” gnocchi. Il 6 aprile è stato estratto vivo dalle macerie assieme alla moglie e al fratello, anche loro feriti. Carlo è morto diversi giorni dopo,all’ospedale di Pescina, a causa delle lesioni riportate la notte del sisma.