
Corrado Dottore aveva appena compiuto 46 anni. Di lui dicono che era “uno spirito libero” come il personaggio che tanto ammirava: Vasco Rossi, di cui Corrado era un po’ il sosia. Lavorava come operaio nelle mense centralizzate, portava i pasti ai bambini delle scuole elementari e medie. Amava il suo lavoro perché lo lasciava libero di pomeriggio e gli consentiva di dedicarsi alle sue passioni: le moto e le macchine. Adorava anche andare a pesca con gli amici. La morte dei genitori, diversi anno fa, lo aveva segnato profondamente. Corrado non si era mai sposato e abitava, da solo, nella casa di famiglia in via Borgo di Rivera, vicino alla Fontana delle Novantanove Cannelle, uno dei simboli dell’Aquila. È morto in ospedale in seguito alle ferite riportate nel crollo della sua abitazione.