
La laurea a giugno poi a Napoli, dove l’aspettava il suo ragazzo Salvatore. Alessia gliel’aveva promesso l’ultima volta che si erano visti, a gennaio. Doveva finire gli esami di fisioterapia all’università dell’Aquila, quindi niente distrazioni: “I genitori ci tenevano tanto, e anche lei – racconta salvatore – però mi disse che una volta laureata mi avrebbe raggiunto. Uno dei suoi sogni era quello di mettere su una grande famiglia”. Salvatore e Alessia si erano conosciuti da bambini, a Corbellino, in provincia dell’Aquila. Tanto tempo separati, lui è vissuto in Svizzera per cinque anni. Poi un anno fa si sono ritrovati. “E’ come se fossimo stati sempre insieme – racconta – almeno con la mente. A capodanno le regalai un anello, pianse per un’ora, diceva che non se lo aspettava”. L’altra grande passione per la pallavolo, Alessia giocava nel San Martino volley. Domenica 5 gennaio l’ultima partita del campionato contro il San Nicolò, poi sarebbero cominciati i playout. Alessia Di Pasquale aveva 23 anni. La notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile dormiva in camera sua, al piano terra di un palazzo di quattro piani in via XX settembre, in centro all’Aquila. Il padre era davanti alla televisione, è stato l’unico a salvarsi, gettandosi dalla finestra, perché svegliato dai latrati del cane. Invece Alessia e la madre, Jolanda Capasso , sono state sepolte dalle macerie della loro casa.