
“Era una guida per gli altri”. All’Istituto “Von Neumann” di Roma, dove Paolo ha studiato informatica ed è stato anche consigliere d’istituto, lo ricordano così. Un trascinatore, abituato sul campo da rugby e nella vita: ora faceva l’autotrasportatore. Paolo Di Marco, 22 anni, era tornato a vivere a Onna con la nonna, Ada Emma Colaianni, mentre la madre, Stefania Di Marco insegnava a Roma. Pasqualino, padre di Paolo e marito di lei, era morto in autunno ed era stato seppellito nel cimitero di Fossa. Lo stesso cimitero dove ora riposano anche Paolo, Stefania ed Emma, morti tutti e tre sotto il crollo della casa in piazza Umberto I. Della famiglia resta solo il fratello maggiore, Lorenzo, che presta servizio nei Carabinieri.