Antonella era una ragazza di 27 anni dalle idee molto chiare. Il suo sogno era diventare notaio. E ci sarebbe riuscita in pochi mesi, se il terremoto non l’avesse sepolta nella casa dei suoi genitori in via XX settembre. Diplomata al liceo classico Cotugno dell’Aquila e laureata in Giurisprudenza, stava svolgendo il praticantato in uno studio notarile di Napoli. Era tornata in Abruzzo solo per il fine settimana. L’esame da professionista era imminente. Il terremoto si è portato via anche la sorella minore Alessandra e la madre Patrizia Massimino, originaria di Capri. Quando i Vigili del fuoco l’hanno estratta dalle macerie Antonella era ancora viva, ma in coma. Papà Maurizio l’ha assistita al Policlinico Gemelli di Roma per quattro giorni. Poi ha perso anche lei