All’età di 83 anni Antonina Colaianni ancora filava in bicicletta lungo le vie del paese per andare al supermercato a fare la spesa. Anche più volte al giorno. Era l’orgoglio di Onna, curava l’orto e i suoi animali come fosse ancora una ragazzina. E per le feste voleva tutti quanti i membri della famiglia attorno al proprio tavolo. Una vita spesa a Onna a fare la contadina, prima assieme al marito, poi, vedova dall’88, con la compagnia di Maria Gabriella Paolucci, la sola dei tre figli a essere rimasta a vivere con lei. Sono morte insieme nella notte tra il 5 e il 6 aprile. La sera prima che la scossa più violenta le portasse via, al telefono il figlio Luigi le chiese di andare a Roma, dove vive. Lei disse: “Con il terremoto ormai ci conviviamo. Anche se una sera di queste mi sa che ci seppellisce”.