Davide Centofanti

Quella notte, Davide dormiva nella Casa dello studente di via XX settembre. Dopo la scossa delle 23, la mamma lo aveva chiamato per chiedergli di uscire di casa, ma lui era stanco, voleva dormire. Dalle 3.32, il telefono ha squillato a vuoto. Come tanti altri ragazzi che hanno perso la vita il 6 aprile, anche lui era un universitario fuori sede. La sua famiglia vive a Vasto, in provincia di Chieti. Proprio un anno fa Davide aveva perso il padre Gianni, dipendente della ditta ElettroCenter di Punta Penna, per una malattia. Insieme alla sorella Lilli aveva svolto un ruolo fondamentale per far riprendere mamma Grazia da quel lutto. I suoi amici e il suo postino, che lo conosceva da tredici anni, ricordano Davide come un ragazzo che sorrideva comunque, anche di fronte alle difficoltà. Uno di quelli che salutano sempre per primi. Al suo funerale c’erano anche i suoi ex compagni della Magica Team, la squadra di pallavolo nella quale Davide aveva giocato come libero. La zia e la sorella sono state le promotrici di un comitato che riunisce tutti i parenti delle vittime della Casa dello studente.