Sara Bronico

A Sara piaceva far nascere i bambini. Il suo sogno era quello di fare l’ostetrica, e fino alla notte del terremoto aveva studiato e lavorato per realizzarlo. Dopo la laurea in Scienze infermieristiche aveva trovato lavoro come infermiera alla clinica Sanatrix dell’Aquila. Stava seguendo le orme della madre, infermiera ad Atri, la cittadina in provincia di Teramo dove Sara era cresciuta. Quando non lavorava, a Sara piaceva fare shopping e ascoltare musica. Michael Bolton, Renato Zero e Tiziano Ferro erano i suoi artisti preferiti. La forte scossa di terremoto delle 3.32 l’ha sepolta sotto le macerie della sua abitazione, in via Gualtieri d’Ocre. Dopo il crollo Sara era rimasta viva per qualche minuto ed era riuscita a chiamare la sorella minore Ilaria, che come lei viveva all’Aquila, e i genitori. Voleva assicurarsi che stessero bene e salutarli per l’ultima volta.