Dante Vecchioni

Dante faceva il dentista ed era molto conosciuto all’Aquila. Aveva 53 anni e le sue passioni erano le passeggiate in montagna, soprattutto sul suo amato Gran Sasso, e l’arte contemporanea di cui era un estimatore. Era anche uno sportivo e praticava il tiro a segno nella sezione dell’Aquila, la città in cui era nato e cresciuto. Era figlio unico, aveva perso il padre diversi anni fa ed era rimasto vicino alla madre anziana fino alla sua morte. Nei progetti di Dante Vecchioni per l’immediato futuro c’era la volontà di costruire una famiglia insieme alla compagna alla quale era legato da 13 anni e magari anche di andare a vivere insieme nella casa che lui aveva appena comprato in via XX Settembre, dopo anni di sacrifici. Quella sera si erano sentiti al telefono dopo la prima scossa. Lei aveva paura, lui l’aveva tranquillizzata. Dante è stato ritrovato a pochi metri dal pianerottolo, l’unica zona rimasta in piedi. Al collo aveva una catenina con la fede nuziale della madre, una catenina che non indossava mai e che, forse, voleva recuperare prima di fuggire per mettersi in salvo.