Emanuele Sidoni

Il 6 aprile avrebbe dovuto fare un lavoro alla scuola della Guardia di finanza dell’Aquila. Ma Emanuele Sidoni, 60 anni, alla caserma di Coppito è arrivato in una bara. Nel 1970 si trasferì a Roma dalla sua Castelnuovo, il paese dove era cresciuto con il padre Emidio e la madre Maria Fina. Emanuele era elettromeccanico, riparava impianti di refrigerazione e aveva un’officina a Roma, a Borgo Pio, accanto al Vaticano. Qui era molto conosciuto e amato. Nel 1985, quando a Roma ci fu una grande nevicata, Emanuele costruì uno spazzaneve artigianale e liberò i vicoli del suo quartiere, permettendo a tutti di uscire di casa. Dirigeva il centro anziani e aveva una forte religiosità, faceva parte della Confraternita della Madonna del Carmine. La notte del sisma era a Castelnuovo, dove tornava ogni volta che poteva. Stava dormendo con i suoi genitori nella casa di famiglia, che tutti chiamavano “il castello”: risaliva al 1762 e fino ad allora aveva resistito a tutti i terremoti. Sono morti tutti e tre. Emanuele non ha fatto a tempo ad assistere al matrimonio della figlia, che si è sposata un mese dopo la sua morte.