La notte del 6 aprile Michela Rossi era molto stanca: qualche ora prima aveva partecipato alla maratona di Milano ottenendo un buon piazzamento. Si era addormentata nella sua casa di via Antinori, dove viveva in affitto. Dopo poche settimane si sarebbe trasferita in una nuova casa, sempre nel centro storico dell’Aquila. Ingegnere aerospaziale all’Alenia Space, Michela era in continuo movimento: oltre alla corsa praticava il nuoto, lo sci, il ciclismo e l’arrampicata. Sempre in prima linea quando si trattava di fare sport, aveva partecipato alle maratone di Roma, Boston, Honolulu, Parigi e Nizza. Nel 2006 era entrata a far parte della Sbr3, una società grossetana di triathlon, stringendo una forte amicizia con il presidente Cianchi. Proprio a lui Michela aveva appena confidato tutta la sua felicità: era appena stata ammessa alla maratona di Londra del 26 aprile.