Maurizio Natale studiava Ingegneria civile. Per lui e la sua ragazza avrebbe costruito una casa sicura, lo diceva spesso. Invece è morto a 21 anni sotto le macerie della palazzina dove viveva all’Aquila, crollata come un castello di sabbia. Nella sua Monteodorisio, vicino Chieti, Maurizio era conosciuto e stimato. La vita in parrocchia, lo studio, l’impegno per aiutare gli altri. E la vice-presidenza della Odorisiana calcio, la squadra locale. Dopo la morte del padre era iniziato un periodo difficile. Maurizio non si era mai perso d’animo ed era riuscito a continuare l’università ottenendo una borsa di studio. Alla prima occasione tornava nel suo paese: ci teneva molto a non perdere il contatto con gli amici più cari e a partecipare alle processioni religiose. Nel suo stesso appartamento viveva anche Gabriele Di Silvestre, un altro studente vittima del terremoto.