Giovanna Berardini aveva 30 anni e avrebbe partorito il giorno dopo il terremoto: la bambina si sarebbe chiamata Giorgia, e avrebbe fatto compagnia a Francesco, di due anni. Avrebbe potuto ricoverarsi in ospedale già dal giorno precedente, Giovanna, ma aveva preferito dormire un’altra notte in casa per non modificare le abitudini del piccolo Francesco. Aveva conosciuto il marito Luigi Giugno quando aveva 15 anni e, da allora, non si erano più separati. Giovanna si era laureata in Scienze motorie, le piaceva aiutare gli anziani e i disabili nello sport. Aveva lavorato in una piscina, dove insegnava nuoto agli anziani. Negli ultimi anni, però, aveva trovato lavoro come postina a Cattolica, in provincia di Rimini. Sognava di ottenere un trasferimento all’Aquila per stare vicina al marito e ai figli. L’intera famiglia è rimasta sepolta sotto le macerie della casa di via Fortebraccio. Nella foto, Giovanna con il figlio Francesco e il marito Luigi Giugno.